giovedì 17 settembre 2015

Frasi (più o meno) celebri

No, non si tratta di commenti su locuzioni stracotte che si leggono su Facebook e amorevolmente riproposte dai nostri (vostri) amici (?) tele(proble)matici. Per quelle c’è ancora tempo. Voglio parlare di certe frasette ipocrite che ogni tanto entrano nelle nostre conversazioni quotidiane, senza dare nell’occhio, e poi non ci abbandonano, rimangono dentro e le trasmettiamo alle generazioni future che così crescono, si riproducono e si moltiplicano, già inquinate dal male fin nel midollo.
E sì, le odiamo, ne siamo disgustati, vomitiamo mentre il nostro interlocutore le pronuncia ma poi siamo i primi a dirle a nostra volta, peggio dell’influenza, del tesssoro, dell’Unico Anello! Parliamone quindi, per imparare a combatterle e a tenerle lontane dalla nostra mente.



(NOTA: L’Unico Anello è, nella saga del Signore degli Anelli, quello che Sauron forgia per gabbare Elfi – tre anelli – Nani – sette anelli – e uomini – nove anelli – piegando tutto il loro potere al quel solo anello. L’Unico. Tesssoro è il modo caratteristico in cui Gollum, un umano consumato dal potere distruttivo dell’anello, chiama il manufatto magico. Mi dedicherò in un altro post agli spocchiosi intellettualoidi irriducibili che “certe cose non le leggono”.).
Ma torniamo a noi. Non voglio parlare adesso di tutte le frasi celebri che mi vengono in mente (anzi, se me ne suggerite…). Lo farò nel tempo. Oggi comincio da una che sento dire spesso. Troppo spesso.

Modello tipo: sono grassa… eppure non mangio niente, non vedi?

Varianti: è costituzione, ho le ossa grandi/pesanti




Ho usato il femminile perché in genere sono le donne le più ossessionate dal peso. Le vedi lì a pesarsi ogni 6 ore, stando attente a togliersi ogni indumento, braccialetti dal peso inesistente, l’elastico dei capelli, gli orecchini e magari pure il tampax… per superare la grande prova. Inutile dire che basta pesarsi una volta al giorno (sempre alla stessa ora) o, meglio, ogni due o tre.
No. Nude, occhio trepidante, il corpo inclinato dal lato della bilancia che loro sanno essere quello che fa pendere il risultato a loro favore. Il display che ballonzola un po’ finché gli ultimi lampeggi, quelli definitivi. Il peso è stabilizzato: due etti in più.



Tragedia. Frustrazione. Furore. È il classico momento in cui si esce a comprare il costume di una taglia più piccola (vedi post precedenti). Ma è anche il momento in cui si cerca il conforto della (presunta tale) amica del cuore. E dopo i convenevoli, scatta il suo “che hai?” e lì: “sono ingrassata, ma non mangio nulla”. E piripìm e parapàm. L’amica di solito annuisce in silenzio per alcuni motivi, tra i quali:

a) sono felice che tu abbia preso peso (e io no)

b) non sono particolarmente interessata a una lunga discussione sull’argomento

c) ho 14 notifiche di whatsapp di uno e devo decidere se dargliela o meno

d) non sono la tua migliore amica, per carità!!



e) le notifiche sono ora 18

f) ma glielo devo dire che certamente è una ritenzione idrica premestruale? Naaa…

g) le notifiche sono 21

h) cazzo, ma davvero non hai capito che non sono la tua migliore amica?

Sì, va bene, alcune volte è ritenzione idrica. Ci sono anche casi di cattivo funzionamento della tiroide. Ma in realtà spesso, molto ma molto più spesso, è altro. Pura Ciccia. Grasso. Adipe. Rotolini che crescono settimana dopo settimana, etto dopo etto. Ma come mai (si chiede la fanciulla)? Io (lacrimuccia) non mangio (due lacrimucce) nulla… (tre lacrimucce)!

Facciamo un po’ il punto della situazione. Il nostro corpo funziona proprio come il resto dell’universo, obbedisce a leggi della fisica che si chiamano principi della termodinamica che come altre teorie scientifiche (ci dice Popper) sono valide finché non verrà dimostrato il contrario (si definisce questo falsificazionismo). Li daremo quindi per buoni a meno che qualcuno di voi non pensi di potere vincere un Nobel.

Il primo principio (sono in totale quattro: 0, 1, 2, 3) è quello noto come principio di conservazione dell’energia. E il cibo (grassi, carboidrati, proteine) è assimilabile a energia che immettiamo nel nostro organismo. Se immettiamo meno di quello che usiamo, attingiamo a riserve. Se immettiamo di più, l’energia non evapora nel nulla, creiamo riserve. Senza entrare in delicati processi metabolici e termini tecnici, queste riserve di lungo termine si chiamano LARDO!!




Quindi, mia cara, se vedi le tue cosce lievitare, il tuo sedere lottare a morte con l’elastico delle mutande (che dopo il secondo o terzo lavaggio in genere soccombe), il tuo reggiseno lasciarti solchi quasi indelebili sulla schiena… vuol dire che stai immettendo più energia di quanto ti serve e il resto… non si perde, ma si trasforma. In soffice cellulite.

Ma ci fa simpatia questa ragazza, no? Sì, ci fa simpatia. E ce ne fa ancora di più quando la vediamo nel suo vestitino attillato da aperitivo, che non sarebbe corto fino a un terzo della coscia, ma solo fin sopra il ginocchio, il fatto è che “la larghezza si prende la lunghezza” come diceva mia nonna quando cuciva qualcosa.



E ci fa ancora più simpatia quando vedi i suoi occhietti appuntiti da topolino che seguono bramosi la forchetta da dolce che dalla torta al cioccolato vanno alla tua bocca. E tu gliela offri e lei ti risponde: “No”. Che poi è: No, stronzo, insensibile, figlio di…”.



Ma quando lei aggiunge “…sono a dieta, lo vedi, non mangio nulla e sono così, pensa se mangiassi la torta…”, allora in quel momento tutta la benevolenza e sopportazione educate da anni di catechismo cattolico contagiati da filosofie orientali, meditazione, volontariato, sopportazione dei vicini, raccolta differenziata impeccabile e pagamento regolare di tasse e tributi svaniscono in un istante.
Vorresti dirle, a questo punto: “niente!?” Ma come niente? Ti vedo mangiucchiare a tutte le ore cornetti, gelatini, tè e biscotti, cioccolato, noccioline davanti alla TV, tre cocktails (valgono circa quanto un piatto di pasta), patatine… Niente!? Niente solo perché a pranzo e a cena nel piatto vedo tre carote e una foglia di insalata?



Lo stesso quando ti dicono: ho le ossa pesanti. Sì, e il cervello leggero, direi! Che vuol dire che hai le ossa pesanti, o grosse? Oppure “è costituzione”. Macché. Una macedonia di cazzate.
Mangi e mangi e mangi che nemmeno te ne rendi conto. “Ho la pressione bassa…”. Ma quali minchiate? Pressione bassa=cibo? Ingurgitare senza ritegno barrette, granite, brioches, “nutrienti” milkshake da fastfood… Ti prego!

E non ti muovi! Ferma impiccata sopra una sedia o inglobata in un divano. Nemmeno cammini. Entrano 100 e spendi 90, 80, 70 e la taglia aumenta. Il primo principio della termodinamica non perdona. Peggio della tua famosa migliore amica. Allora, mangia meno (e meglio), muoviti di più e soprattutto: STUDIA LA FISICA!!


E non rompere con i tuoi ipocriti piagnistei da mangiatrice compulsiva, a chi deve rispondere a importanti notifiche di whatsapp per decidere se “dargliela o meno”.

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